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Recupero crediti: cos’è ed il ruolo chiave dell’investigatore privato

Che cos’è, come deve essere il credito e quali sono le azioni necessarie per il recupero

Quando il debitore non paga quanto dovuto al creditore ecco che si mettono in atto tutta una serie di azioni volte al recupero del credito. Sarà innanzi tutto necessario che il creditore si assicuri che il debitore abbia tutti i documenti ed i dati necessari per effettuare il pagamento. A questo punto, di fronte ad un credito certo, liquido ed esigibile che però nonostante tutto non viene saldato il creditore potrà dapprima sollecitare il pagamento in via amichevole dopodiché il sollecito avverrà per via formale con la messa in mora del debitore. Se anche questo tentativo, dovesse fallire sarà possibile ricorrere all’autorità per via giudiziaria.

Affinché il credito sia certo è necessario essere in possesso di tutti i documenti che lo dimostrino, siano essi un contratto, una fattura o un documento di consegna della merce; perché invece sia liquido l’importo del credito deve essere preciso; perché sia esigibile è necessario che non ci siano termini o condizioni che ne impediscano o limitino il pagamento da parte del debitore come nel caso, ad esempio, di una fattura non ancora scaduta.

E’ sicuramente fondamentale in prima battuta quindi, allo scadere dei termini per il pagamento, accertarsi di essere in possesso ed altrimenti reperire tutti i documenti utili a dimostrare la veridicità del credito e il rapporto tra le parti, quindi, contratti sottoscritti, preventivi di spesa firmati dalle parti, un documento di consegna con firma del ricevente e così via. Dopo di che si procede nella richiesta in forma scritta tramite e-mail in una prima battuta informale ma successivamente per raccomandata o PEC in modo da avere certezza della corretta ricezione del messaggio. Queste saranno tutte prove utili in caso di un successivo ricorso all’autorità giudiziaria.

Invio dei solleciti di pagamento

Nel momento in cui si invia un sollecito formale di pagamento sarà fondamentale che la richiesta sia valida e completa. E’ necessario indicare nel sollecito il titolo dove si ripotano gli estremi ad esempio dl contratto e la fattura rimasta insoluta. Dovranno poi essere inseriti l’importo preciso da pagare ed il temine ultimo per il pagamento. Sarà utile aggiungere che in caso di ulteriore mancato pagamento si procederà per via giudiziale. Allegare tutti i documenti che attestino il credito.

Prescrizione, mediazione e autorità giudiziaria

Ci sono limiti temporali per richiedere il pagamento oltre i quali il credito viene prescritto:

  • 5 anni per crediti previdenziali, somme dovute a titolo di risarcimento del danno e somme dovute a titolo di affitto per la locazione di immobili;
  • 3 anni per i diritti dei prestatori di lavoro e le retribuzioni per attività lavorativa di durata superiore a un mese;
  • 2 anni per crediti derivanti da sinistri stradali e contratti di assicurazione;
  • 1 anno per crediti derivanti da contratti di trasporto e spedizione, rate di premi assicurativi, crediti del mediatore per la provvigione e crediti per merci vendute da commercianti ad altri soggetti che non siano a loro volta commercianti.

Il temine di prescrizione per le fatture non pagate riparte da zero ogni qual volta il creditore ne fa richiesta: la fattura non pagata dunque va in prescrizione, dunque solo qualora il creditore non ne solleciti il pagamento. Dalla scadenza del mancato pagamento e nel corso del tempo sono da calcolarsi anche gli interessi di mora.

Se l’invio di solleciti di pagamento non portasse a risultati si può ricorrere in via stra-giudiziale ad una mediazione, oppure si può ricorrere, in ultima battuta, all’autorità giudiziaria affinchè questo accerti in via definitiva il diritto di credito. Il giudice potrà anche disporre il pignoramento dei beni del debitore. Si potrà agire tramite ingiunzione oppure utilizzando il rito classico, aprendo così un vero e proprio procedimento civile.

Prima di agire in via giudiziale è fondamentale dunque verificare l’effettiva consistenza del patrimonio del debitore al fine di evitare che i provvedimenti del giudice siano poco efficaci. Per questo è importante scegliere il supporto di una valida agenzia investigativa per mettere bene a fuoco gli effettivi beni mobili ed immobili del debitore si che si tratti di una persona fisica che giuridica. Sarà importante quindi effettuare una indagine patrimoniale (veicoli intestati, conti correnti, fonti di reddito pignorabili, partecipazioni societarie, posizione pensionistica o qualsiasi bene mobile o immobile) al fine di stabilire la corretta modalità di azione volta al recupero patrimoniale.

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